Passiamo più tempo a lavorare che a costruire il tempo che porta alla nostra felicità. Otto, dieci ore al giorno in ufficio o in smartworking, e magari solo qualche minuto al giorno per gli affetti, lo sport, il nostro accrescimento culturale. Questo contribuisce, più di altre cose, alla costruzione di una percezione negativa della nostra vita lavorativa, perché, spesso, questa è associata a luoghi che non rispettano il nostro equilibrio emotivo, oltre che psichico e fisico.

Un passo verso la ricerca di un modo migliore di vivere, può passare anche dalla scelta di un luogo di lavoro – per chi ne ha la fortuna, ovviamente – che possa incidere positivamente sulla qualità della nostra vita. Il contatto con la natura, un ambiente luminoso e concepito con logiche volte al benessere, l’eliminazione di tutte le fonti di stress quali traffico, parcheggi, rumori, possono concorrere ad ottenere questo risultato. Ma soprattutto, l’interazione con persone “sintonizzate” positivamente verso il benessere.

Nuvola9 nasce da questo presupposto, e non solo. Forse vi sarete chiesti il perché di questo nome, che viene dalla traduzione della frase inglese “Cloud nine”, che corrisponde al nostro “settimo cielo”, cioè un elevato stato di felicità. Un contenitore, quindi, di ispirazioni professionali ed esistenziali che portino il più possibile tutti quelli che avranno voglia di sedersi sulla nostra nuvoletta, verso quel “livello 9” di felicità a cui tutti aspiriamo. È per questo che ci permetteremo di essere espliciti sulla nostra idea con chi vorrà contattarci: siamo più legati a questo progetto esistenziale che al potenziale fatturato. Partendo da questo presupposto, ci auguriamo di attrarre attività e persone che abbiano un’impostazione valoriale diretta a questo scopo, che operino nell’ambito del sociale, dei servizi o del mondo creativo, ma con l’intenzione di produrre qualcosa che migliori la vita nostra e di chi ci vive vicino.
Su questa nuvola, c’è posto per tutti.